Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

domenica 28 ottobre 2012

Non so che titolo dare a questo post

Ricopio un vecchio messaggio inviatomi tanti anni fa e la relativa risposta solo per far capire cosa intendo quando dico che sono logorroica e presuntuosa... Così se decidete di avere comunque a che fare con me, almeno sapete a cosa andate incontro... 
Ovviamente ho eliminato l'indirizzo email ed anche il nome di chi mi ha scritto, perché l'obiettivo di questo post non è ridicolizzare una persona che in fondo non ha fatto altro che un tentativo educato di entrare in contatto con me...
Ma la risposta che ho scritto all'epoca serve a dare un'idea di chi sono e anche di quanto possa essere odiosa e stronza... Lo so non mi fa onore... Rileggendola a distanza di tempo però - ahimè - mi rendo conto di non esser cambiata più di tanto, perché se mi arrivasse un altro messaggio simile risponderei in modo simile...
Sono irrecuperabile!
Piccola precisazione: io adoro i cinquantenni quando vogliono essere cinquantenni, perché ho solo da imparare da uomini realmente maturi... diciamo che questo qui non rientrava nella categoria ;-)

Messaggio speditomi il 10/05/2004

"Il mio è solamente un tentativo. Ti ho scoperto su questo sito ed ho utilizzato il tuo nick senza sapere se corrisponda ad un account di posta. Se l’e-mail non mi sarà recapitata indietro, vorrà dire che è regolarmente arrivata. Se dovesse arrivare e non riceverò tuo riscontro, significherà invece che non rientro nel target dei tuoi corrispondenti “graditi”. Ritengo di essere abbastanza grande, vaccinato ed esperiente, almeno nell’intrattenere rapporti umani con “l’altro sesso”, per asserire che esiste una grossa pregiudiziale: non sono single come lo sei tu. So, dunque, che giocare in condizioni di disparità è sempre poco agevole se non arduo. Confido, comunque, nella tua innegabile intelligenza e nel fatto che stabilire un qualsiasi contatto umano non ha mai rappresentato alcun tipo di impegno per nessuno. Ho scrutato il tuo profilo ed ho cercato, in uno sforzo tra il creativo ed il premonitore, di tracciare un quadro molto sommario della tua personalità. Risultato: mi pare che tu sia una donna estremamente sensibile, determinata, volitiva, di ottima cultura e cerebralità. Lasciami passare una domanda per la quale, naturalmente, potrai riservarti la facoltà di non rispondere: ma cosa ci fai tu qui? Chi sono io? Un 50enne, genio e sregolatezza, afflitto dalla grave sindrome di Peter Pan. Se vorrai, potrai rispondermi, altrimenti non ti importunerò più. 
Qualcosa di me
Interessante, alternativo, creativo, trasgressivo, trasversale, ironico, leale, discreto, generoso, altruista, coraggioso. Ti cerco colta, vera, decisa, cerebrale, per leale ed esaltante scambio intellettuale."

La mia risposta (titolo della mia mail: MUMBLE MUMBLE) inviata il 13/05/2004
 
Caro ***... che dire... non è semplice rispondere al tuo messaggio... il ritardo è dovuto a questo.. al fatto che ogni volta guardo il 'foglio bianco' e penso 'che gli dico?'...
nel frattempo il tempo passa... dato che mi spiacerebbe ritrovarmi coi riscaldamenti accessi ancora davanti alla tua lettera senza sapere cosa diavolo scrivere, ho deciso di buttar giù due o più righe, quelle che verranno (conoscendomi saranno ben più di due hehehe), come verranno e - prima di ripensarci - spedirti il risultato di questo sforzo titanico, errori di battitura (eventuali) compresi... unico pacchetto vacanze!!
Dunque (lo so è conclusivo.. ogni volta sento la voce gracchiante della mia insegnante di italiano... dunque è conclusivo non puoi usarlo per iniziare un discorso!!! sono sopravvissuta, mi sembra... ergo...) inizio col dirti che a me non è arrivata alcuna mail da parte tua; l'unica traccia della tua esistenza in vita [ ;-)) ] è il messaggio qui...
Mi dici che non sai se rientri nel mio target...
Io non ho alcun target.. mi sembra stupido averne... Circa sei anni fa (o meno?? e chi se lo ricorda più) stavo scaricando Lenny Kravitz da napster (american woman !!!! adesso quel frikkettone si è messo a fare il coglione alla moda.. ma prima era veramente in gamba) e vidi in un angolino scritto "chat".. e che sarà mai??? era sabato sera, avevo la febbre, ero sola a casa... ma si va proviamo.. 'scegli un nick' ...un nick??? e che è un nick? ah ok uno pseudonimo e parla come mangi!... pensavo allora e lo penso tuttora, che non ha alcun senso porsi un obiettivo prima di conoscere qualcuno, un altro da sé... è controproducente perché così facendo si finisce col filtrare le informazioni che l'altra persona più o meno consciamente ci manda in base a questo famoso obiettivo e si perdono altre informazioni preziosissime per capire con chi si ha a che fare e sopratutto in che ruolo può entrare se deve entrare nella nostra quotidianità.. e magari si finisce col perdere pure la persona perché l'obiettivo è irrealizzabile, qualunque ne sia il motivo... insomma sono presuntuosamente tropo intelligente per prendermi per il culo da sola e - soprattutto, più in generale - ho troppa stima della mia persona per abbassarmi a mendicare un amore o altro in una chat... collegarsi per attraccare qualcuno da portarsi a letto è troppo deprimente... tra l'altro grazie a dio non ne ho bisogno..... Non sono nemmeno quella che dice 'io voglio solo amicizia', perché oltre a essere una cazzata, perché se ci scappa altro ho il coraggio di andare fino in fondo senza trincerarmi dietro ipocrisie varie... ho un concetto dell'amicizia talmente alto che la cosa più difficile che possa accadere è che io trovi degli amici.. pretendo troppo da loro e non è semplice diventare mio amico, perché mi conosco e so quanto sono disposta a dare ed a mettermi in gioco per amicizia, perciò mi guardo bene dal far entrare nel mio cuore le persone così... con facilità...
Io non cerco nulla, ma prendo quello che viene se mi va... e a seconda dei miei umori e della capacità dell'altro di stimolare le mie celluline grigie a 360 gradi, può anche cambiare il mio modo di rapportarmi a persone apparentemente simili... questo spiegherebbe a molti tuoi 'colleghi' 50enni, non a te perché non sai cosa è successo, il perché sono stati eliminati spesso alla prima battuta...
Ho sete di rapporti umani e quelli che riesco ad instaurare per vie diciamo normali, non mi bastano e non mi soddisfano, per tanti motivi... per esempio perché facendo una vita particolare (non lavoro e vivo con due persone anziane, la mia mamma ed il mio papà) ho poche possibilità di avere contatti col mondo esterno.. ma la vera ragione per cui sfrutto le chat è legata al mio modo di essere... se ci conosceremo dal vivo, nel tempo, ti accorgerai di un paio di cosette... ti assicuro che io (e lo dico perché a mia volta me lo sento ripetere di continuo da amici ed estranei) sono una personcina un po' particolare.. nel bene e nel male sono fuori dagli schemi (ripeto io mi reputo normale ma mi viene di continuo detto il contrario).. anche se apparentemente sembro 'tranquilla'... comunque ripeto avremo tempo di conoscerci.. purtroppo il mio carattere, la mia visione del mondo mi creano parecchi problemi con gli altri.. prima o dopo mi lasciano tutti... ed allora ho pensato magari se riesco a 'parlare' con gli altri senza il filtro della fisicità e senza che si noti più di tanto il mio modo di fare.. forse riesco pure a 'tenermi' qualcuno più a lungo.. poi una volta incontrata una persona, se sei riuscito ad instaurare un legame prima, è più semplice... so che adesso questo discorso può sembrare folle... incomprensibile.. ma sono stufa di sentirmi dire che sono bella in gamba solare intelligente e bla bal bla.. e poi il buio... tutti spariscono.. allora delle due l'una: o non è vero che sono bella solare intelligente ecc ecc.. oppure lo sono troppo, talmente tanto che nessuno riesce a starmi dietro... una volta un ragazzo, prima di sparire anche lui dalla mia vita senza spiegazioni, mi disse 'tu sei vera e la gente ha paura di doversi specchiare in te e confrontarsi con la tua schiettezza; sei troppo diretta e le persone vogliono essere prese in giro'.. forse aveva ragione, le persone hanno bisogno di essere lasciate in pace, col loro bel prosciutto sugli occhi.. non vogliono essere costrette a pensare ed a guardarsi dentro, sia pure solo per un inevitabile confronto col mio modo di fare... lo so è un discorso presuntuoso.. in parte lo sono ... si sono presuntuosa per alcune cose e tremendamente insicura e modesta per altre... ma so di valere molto umanamente parlando e sono stanca di come vanno le cose...
 
"Confido, comunque, nella tua innegabile intelligenza e nel fatto che stabilire un qualsiasi contatto umano non ha mai rappresentato alcun tipo di impegno per nessuno."
A parte quanto già detto sulla reazione della sottoscritta alla frase 'sei intelligente' (comunque non è che non mi faccia piacere... è solo che quando me lo sento dire inizio a temere l'ennesima inculata..) vorrei capire come diavolo fai a dedurre ciò... ho solo riempito, di malavoglia per giunta, una stupida scheda... quindi perché la mia intelligenza è 'innegabile'?
Secondo: non sono affatto d'accordo sul fatto che intraprendere rapporti umani non richieda impegno.. anzi dal mio punto di vista è esattamente il contrario.. io dò tutto.. ed alla fine ne esco spompata, sempre... ma mi sta bene così, non mi interessa cambiare da questo punto di vista....
In ogni caso la domanda 'cosa ci fai qui' è inutile... innanzitutto potrei chiederti la stessa cosa, e non necessariamente per gli stessi lusinghieri motivi per cui tu la poni a me... qui ci sono le stesse persone che vivono accanto a te, tutte, diversissime fra loro, a volte persino da se stesse.. la chat fa brutti scherzi da questo punto di vista.. ci incontri di tutto... è trasversale... a volte permette a chi per timidezza o, come nel mio caso, per volontà, vuole evitare il faccia a faccia iniziale e magari riesce ad essere di più se stesso (nel caso dei timidi, non nel mio)... altre volte invece si diventa ciò che si vorrebbe ma che non si è... oppure ci sono i pazzi, i depressi, i maniaci, le persone squallide, quelle intelligenti... c'è un mondo di cui io e te e miliardi di altre persone facciamo parte... tutti, ma proprio tutti abbiamo evidentemente un sia pur piccolo problema altrimenti non proveremmo la chat... oggi come oggi è un modo per incontrarsi in una società (lo so è retorica, ma anche verità) che va troppo in fretta per fermarsi a sorridersi.. è diventato complicatissimo parlare con le persone solo perché magari sono sedute a fianco a te in un bar o alla fermata dell'autobus.. ed ecco che il mio modo di fare, il mio approcciare gli altri che dal 'vivo' crea tanti problemi alla gente.. in chat diventa 'simpatico'... e tutti mi lodano per come sono spontanea in un mondo erroneamente considerato virtuale (nel senso di non reale)... quando io per strada fermo una persona per dirle 'ciao come stai?' mi prendono per pazza, mi guardano con tanto di occhi e poi se ne vanno borbottando chissà quali improperi per il tempo che ho fatto loro perdere oppure biasimando la legge che ha chiuso i manicomi... quelle stesse identiche persone che in chat al mio 'ciao come stai' rispondono divertite ed entusiaste della mia spontaneità e mi dicono 'sei forte sai? da dove digiti?'...
Infine e qui, giuro, concludo se no dovrai leggerla a rate sta lettera... infine, dicevo, l'unica cosa che potrebbe frenarmi ed in altri momenti (il discorso di prima sui miei umori) mi avrebbe fatto desistere dal risponderti, quello che di te mi 'puzza' è quanto scrivi nel messaggio e nel profilo, cito testualmente:
messaggio: Chi sono io? Un 50enne, genio e sregolatezza, afflitto dalla grave sindrome di Peter Pan.
profilo:
Qualcosa di me
"Interessante, alternativo, creativo, trasgressivo, trasversale, ironico, leale, discreto, generoso, altruista, coraggioso. Ti cerco colta, vera, decisa, cerebrale, per leale ed esaltante scambio intellettuale".
Ecco cosa penso:
interessante.. cosa che a dire il vero dovrebbero dire gli altri.. tu come fai a dire di essere interessante? interessante per chi? per te stesso.. sfido grazie al caiser... se tu ti annoiassi con te stesso avresti un problema enorme, staresti proprio messo male! interessante per gli altri dunque (stavolta ci sta il dunque hehehe) ma come fai tu a dire cosa interessa gli altri e se tu rientri in questi interessi???
alternativo, trasgressivo, coraggioso... bah! no comment.. anzi comment comment... ho il terrore delle persone che si definiscono trasgressive alternative e simili.. di solito trattatasi di insicuri convinti di essere 'diversi' dagli altri solo perché magari hanno il coraggio (dal loro punto di vista) di vestirsi in qualche modo originale o presunto tale e magari di fare cose 'strane' o di dire cose che gli altri non dicono.. insomma dei deficienti noiosissimi e inutili, quando non dannosi.... io credo che la vera originalità sia essere se stessi fino in fondo senza prendersi in giro da soli.... e sapere quando fermarsi per non essere ridicoli oppure nocivi per gli altri... l'originalità oggi è essere maturi in un mondo che fa di tutto per convincerti che invecchiare o più in generale crescere, magari vivere con qualcuno, avere dei figli fare la vita da impiegato, avere ancora qualche piccolo sogno nel cassetto e curarsi il giardino sia una cosa brutta... coraggio è guardarsi in faccia tutte le mattine e pensare che anche se la vita che facciamo non è quella che vorremmo, la si vive comunque con dignità e lealtà... da questo punto di vista il fatto che sei sposato è una nota negativa, non per quello che pensi tu...
leale... siamo sempre lì... sei sposato, se fai le corna a tua moglie non sei leale.. non lo so e non mi interessa saperlo.. ma prima di definirsi leali bisognerebbe esserlo con se stessi fino in fondo...
ironico... me lo auguro, altrimenti dopo tutto quello che ti ho scritto, come minimo mi spunti sotto casa con un paio di bombe a mano....
infine, dulcis in fundo... genio e sregolatezza.. giuro basterebbe questo per dirti va' per la tua strada... ma ti salva (dal mio presuntuosissimo punto di vista) il resto della lettera... c'è modo e modo di essere presuntuosi ... ovviamente il mio è quello giusto hehhe se no che presuntuosa sarei??? essere presuntuosi perché consapevoli delle proprie capacità è una cosa.. essere presuntuosi perché insicuri e quindi desiderosi di essere ciò che non siamo o che eravamo, è un'altra...
peter pan... detesto gli uomini che si definiscono così... sono stupidi... perché non hanno capito che la parte migliore di loro è proprio quella adulta.. voi uomini siete una razza per certi versi inferiore e credimi non faccio discorsi femministi... sono quanto di più lontano da me... ma è innegabile (stavolta sì che ci sta bene) che voi maschietti siete veramente una spanna sotto noi donne, quando si parla ovvio di donne degne di questo nome... e l'unico modo per rapportarsi a voi alla pari è aspettare che abbiate un'età tale da diventare finalmente intelligenti... ci sono rare eccezioni in giro... io ne conosco una per mia fortuna, ha il tuo stesso nome ed è il mio migliore amico...
Comunque che dirti, ho le spalle abbastanza larghe per accettare un incontro e provare a conoscersi... magari mi sbaglio.. magari no.. in ogni caso avrò fatto un'esperienza in più, serve sempre nel bene e spesso ma non sempre, nel male... non è questo il caso sicuramente... l'unico male qui potrebbe essere uscire a cena e ritrovarsi col solito uomo immaturo e coglione che pensa che mettersi i jeans lo renda giovane e magari provarci con una ragazza sia segno di virilità... ti ripeto ho le spalle larghe, esperienza e soprattutto senso dell'umorismo a sufficienza per reggerti...  francamente spero con tutto il cuore di trovarmi davanti un uomo, un adulto intelligente, serio ma non serioso, affascinante dentro (se lo è anche fuori non guasta), con cui passare una serata piacevole.. cerco un incontro di menti... alla pari... niente peter pan a cazzate simili... voglio un uomo! nessun genio e nessuna finta trasgressione .. un uomo con pregi e difetti con le sue debolezze le sue paure i suoi sogni i suoi sorrisi e le sue lacrime... uno che non abbia timore di guardarsi dentro e accettarsi per quello che è.. uno che non pensi che essere se stessi sia fare tutto ciò che gli passa per la testa.. quello è l'essere se stessi dei ventenni e va benissimo a quell'età.. ma io ho 34 anni e i ventenni  mi annoiano quando non mi inteneriscono.... da adulti essere se stessi significa essere maturi e quindi sapere quando è il caso di fare o di dire una cosa e quando no... a te la palla.... e buona giornata


Aggiornamento:
Non siamo mai arrivati all'incontro.
Dopo un paio di telefonate è sparito.
Non ne ho saputo più nulla, PUF svanito!

Precisazione:
Quando gli scrissi che non capivo il motivo per cui la mia intelligenza si potesse dedurre innegabilmente dal mio profilo non avevo ancora visto che razza di cagate ci fossero scritte nei vari profili in giro per quella piattaforma..
Ecco, dopo i miliardi di ragazze solari che amano la vita e odiano il razzismo, donne sincere ma con foto della Bellucci o simil bonazza, quelle che cerco solo amicizia ma nel frattempo mostro la scollatura o le chiappe in perizoma rosa o foto al mare in pose da calendario de noatri, cuore sole amore glitter e farfalle, capii che potevo aspirare alla genialità, altro che intelligenza!

sabato 13 ottobre 2012

Caro Diario

Quando ancora non avevo un computer e non sapevo esistessero dei 'luoghi' dove scrivere e comunicare con persone mai viste, usavo vecchie agende e quaderni per scrivere i miei pensieri. Non ero pronta per essere una blogger, non avevo il coraggio di far leggere le mie cose agli altri, a degli sconosciuti, forse per paura del loro giudizio, forse...
Ogni volta che scrivevo, davvero non volevo nient'altro che far uscire i pensieri pesanti dalla mia testolina; mentre li buttavo giù ero concentrata su di loro e non pensavo certo al mondo esterno al mio cuore. Però dopo aver terminato c'erano volte che rileggendo mi rendevo conto che in realtà mi sarebbe piaciuto se qualcuno si fosse preso la briga di conoscermi meglio guardando fra quelle pagine, ma non chiunque, ma un maschietto specifico, quello che in quel momento mi faceva battere il cuoricino; oppure certe volte pensavo di essere pazza e magari di portare tutto ad uno psicologo, per chiedere aiuto, per capire in che direzione stavo andando, se era giusta, dove sbagliavo... Altre volte invece, mi domandavo se non era il caso di distruggere quelle pagine, perchè davvero erano troppo mie e non andavano mostrate a nessuno ed allora valeva la pena correre il rischio di lasciarle lì, alla portata di tutti?
Da quando ho scoperto questo mondo webbiano ovviamente il mio approccio alla scrittura ha subito qualche piccola modifica, nel senso che a volte scrivo senza pensare a voi che leggerete. Ma altre, lo confesso, metto in piedi un post quasi solo per godermi i vostri commenti, pregustandomi già le risate che potremo farci...
Perciò questo blog sarà un insieme di post intimi, nati da un malessere del cuore e che però, pur essendo tali, ho voglia e a volte bisogno di condividere con voi e di post la cui ispirazione nasce da fuori, non parte da dentro me, ma può esser legata ad una cosa scritta in un altro blog, o da un vostro commento, o da un fatto accaduto chissà dove... Insomma sarà un po' "caro diario" ed un po' "faccio la scrittrice di blog": )

Ecco a voi un altro pezzo di me. Un pezzo del 2002 ; )

Ho sempre scritto, sin da quando ho memoria di avere imparato a farlo; a volte sento il bisogno di mettere per iscritto i pensieri per chiarirli a me stessa, prima ancora che agli altri... ho, come dire, una sorta di ispirazione e devo scrivere, è più forte di me, non posso non farlo... Quante lettere non ho mai spedito e quante volte ho iniziato un dialogo per sfociare in un monologo... Brutto vizio quello di partire per la tangente, perdendo di vista l'obiettivo e, peggio ancora, l'interlocutore... Per fortuna mi succede solo quando ho davanti un foglio bianco!
Ho scritto davvero poche lettere degne di esser chiamate tali, ed un mare infinito di biografie della mia anima; fotografie di pensieri, istanti, emozioni troppo grandi per essere semplicemente contenute nel cuore... così le fermavo fissandole nero su bianco, per farle diventare vere e credere nella loro esistenza, farle durare più a lungo, riviverle rileggendole, quando erano belle... per far sì che bruciassero meno, quando erano brutte: una sorta di esorcismo, un modo infantile di superare il dolore e la paura, per non sentirmi sola; una luce accesa di notte nel corridoio per non restare al buio nella stanza, per illudersi di aver intrappolato i fantasmi in quelle righe, lunghe catene nere di inchiostro, che proteggono il mio castello, ma anche ponte levatoio per urlare al mondo il mio bisogno di esserci, di esistere nonostante tutto...
Che confusione nella mia testa...
Quante volte avrò scritto questa frase nei miei diari? Potrei prenderli e provare a contare... ho conservato tutte le mie agende, testimoni silenziose ed infide dei miei stati d'animo, dei miei sogni e delle mie paure, ma anche dei miei tanti stupidi errori e di tutte le persone che, in qualche modo, nel bene o nel male, hanno incrociato la mia strada, lasciando un segno più o meno profondo; tutto fedelmente riportato nelle pagine di quelle agende, che ora sono lì, in bella vista, nello scaffale più basso della mia libreria, fra Pennac e la letteratura greca, e so che, se qualcuno le prendesse e le sfogliasse, dimentico di mancarmi in tal modo di rispetto, loro gli mostrerebbero senza ritegno tutti i miei segreti... ma in fondo non mi importerebbe granchè, non ho mai scritto pensando di essere 'letta', ma soltanto per liberare il cuore. E' per questo che, a volte, riciclo alcune cose, per farmi capire da colui con cui voglio instaurare un rapporto serio, di amicizia o di amore, dipende, ma comunque serio, importante: è un modo per dirgli: io sono così e se mi facessi domande dirette probabilmente, per il desiderio di piacerti come persona, non sarei davvero obiettiva; invece se ti faccio leggere questo è perchè ritengo sia l'unico modo per aprirmi totalmente senza le remore che più o meno inconsciamente poniamo in essere come filtro davanti agli occhi dell'altra persona... E poi, a volte ti capita di avere una felicissima intuizione e di riuscire a trovare esattamente le parole che volevi... e sai che non potresti esprimere quel concetto in modo migliore...
Anche adesso scrivo perché ho di nuovo dentro quel peso, quella forza che mi spinge a tradurre le emozioni in parole, a disegnare i suoni; ma oggi i pensieri sono confusi e pallidi... è come se ci fosse una nebbia che mi impedisce di vederli e quello che ho davanti agli occhi del cuore è soltanto un insieme di ombre che si muovono e si scontrano...
Come è già successo in passato, non riesco a scrivere, anzi a de-scrivere, quello che sento: ne ho un bisogno disperato, ma non la capacità. Questa è per me la situazione più difficile, quando salto con la mente da un pensiero all'altro senza logica e talmente velocemente da non riuscire a fermare l'immagine. Di solito, quando mi sento così, prendo la macchina e vado in giro, senza méta e finisco sempre nello stesso posto, a seconda del tempo: mi ritrovo in montagna (più spesso), o in riva al mare in inverno, se piove... Amo la solitudine, la cerco, eppure ne ho paura.
Se almeno riuscissi a piangere, uno di quei pianti travolgenti, devastanti, che ti svuotano, quelli che non puoi fermare; ma non servirebbe a nulla, perchè non c'è nessuno ad abbracciarmi in silenzio ed a lasciare che le mie lacrime inzuppino la spalla della sua maglietta; qualcuno che mi prenda il viso tra le mani, quando il fiume ha finalmente interrotto la sua corsa, ed asciughi con le dita i rivoli sulle guance; qualcuno che riesca a dirmi con il più tenero degli sguardi il più profondo dei 'ti voglio bene', fermando quelle ultime gocce di acqua e sale ancora sull'orlo delle ciglia, indecise se scendere per dare il loro contributo ad una pena infinita che batte allo stesso ritmo del cuore, talmente in sincrono da non esserne più distinguibile...