Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

venerdì 30 novembre 2012

Bah !

A Gennaio di quest'anno mi è arrivato questo messaggio sul profilo dell'altra piattaforma; preciso che è il primo messaggio di questo tizio e non l'ennesimo di una serie (tradotto: ma questo inizia così?).....

Ecco a voi il capolavoro (ricopiato paro paro senza cambiare nulla, giuro): 

Della donna non si butta via niente!! 21 ricette per cucinarla a puntino.
devo farti una confessione: ho dedicato il 90% della mia vita alle donne. Mi rendo conto dell'errore:
d'ora in poi dedicherò loro il 100%!!
"M'ero accorto che io telefonavo alle ragazze quand'ero su di giri e
loro mi telefonavano quand'erano giù di corda.
Allora ho realizzato di non essere Richard Gere!".
quando una donna mi propone:"Restiamo buoni amici", a me, tradotto, suona così:
"piuttosto che con te lo farei con un rospo!".
Sono anni che la donna lotta per l'emancipazione: è ora che le si conceda almeno
la parità dei difetti!!
Dopo secoli di dura oppressione, finalmente la donna pare abbia trovato il suo rinascimento. Ma, col femminismo, ha commesso un grande errore. Gli uomini, intesi come setta, sono una potenza.

Altro messaggio arrivatomi sempre sul profilo dell'altra piattaforma e sempre a gennaio di quest'anno.
É una vera chicca, godetevelo! (Anche in questo caso non ho modificato nulla del testo, è tutta farina del suo sacco maiuscole intimidatorie comprese)

Ciao sono Massimo,mi farebbe piacere conoscere una ragazza che abbia voglia di avere un incontro "particolarmente intimo"...se l'idea ti alletta che ne diresti di scambiarci i numeri di cellulare?
Rifletti...e RISPONDIMI SOLTANTO SE HAI VOGLIA DI INCONTRARMI ALTRIMENTI RISPARMIAMI LA TUA PREDICA INUTILE...baci a presto

Perché sono piena di gente che mi scrive senza in realtà scrivermi? Cosa sono o cosa credono io sia? Una casella di posta di una rivista femminile per uomini affranti? O il banco di prova per Zelig?
Li attiro io? Devo cambiare profumo? Rinuncio? Che devo fare?
Aspetto ansiosa una risposta, anche una risata va bene... se volete piangiamo insieme... insomma fatevi sentire ; -)

lunedì 26 novembre 2012

Scoperte (rif. al post precedente)

Questo post, anch'esso del vecchio blog, si riferisce allo stesso uomo del post precedente ed è quindi tratto dall'agenda del 2009

Ieri ( ! ) 
ho scoperto di poter soffrire per amore ancora di più di quanto non abbia sofferto in passato, talmente tanto da aver paura di non farcela a reggere un dolore così profondo, immenso e devastante, come quando ti manca l'aria ed hai la sensazione (talmente nitida da poterla chiamare -in assoluta buona fede- certezza) che il cuore stia per fermarsi da un momento all'altro. 

Oggi ( ... ) 
ho scoperto di poterlo sopportare, pur stando malissimo, pur con alti e bassi, pur con ricadute tremende, come quando ti accorgi che stai sanguinando ma, contemporaneamente, che riesci a stare in piedi, se pur a fatica e inizi a realizzare che -lentamente ma inesorabilmente- ricomincerai a camminare e poi a correre: è solo una questione di tempo. Anche se qualcosa di te non tornerà mai più come prima, perchè questa volta (pensi) era davvero un uomo di cui valeva la pena innamorarsi. 

Domani ( ? ) 
scoprirò di poterlo dimenticare ? come quando incontri qualcuno che non vedi da una vita e che è cambiato completamente e lì per lì nemmeno lo riconosci, perchè non è più la persona che ricordavi, è diverso, talmente diverso da sembrare un altro; e pensi che forse non è cambiato lui, ma eri tu che lo vedevi in altro modo ed ora lo guardi ed il cuore mantiene il suo normale ritmo. Ed é solo perchè lo hai incontrato che ti è tornato in mente, perchè tu non ci pensavi più e dopo che lo avrai salutato tornerai a dimenticarlo di nuovo. Non so se una parte di me, per come sono andate le cose (o farei meglio a dire: per come NON sono andate), continuerà a pensare a lui come ad un uomo talmente compatibile da sembrare perfetto per me... ma so che tornerò a sorridere... Purtroppo è un domani ancora lontano.


Aggiornamento:
Sembrava un uomo altamente compatibile con me... Peccato non esistesse! Era un bluff...
Che tristezza scoprire di avere davanti una persona completamente differente e contemporaneamente rendermi conto che aveva mentito anche a se stesso

mercoledì 14 novembre 2012

Errori che ti cambiano la vita (o, forse, le danno solo uno scossone)

Ok, altro post del vecchio blog, sempre tratto, a sua volta, da una delle mie agende; 2009 per la precisione
Alla fine un piccolissimo aggiornamento

Nella mia vita, come il resto dell'umanità, ho commesso molti errori: grandi, piccoli, rimediabili e non... alcuni hanno avuto conseguenze giuste, altri insignificanti, altri ancora conseguenze sproporzionate; tutte le volte ho comunque cercato di farne tesoro per crescere... ma ovviamente continuo a sbagliare, molto banalmente perché continuo a vivere...muovendosi nel mondo è inevitabile sbagliare... 
Di recente ho commesso un altro errore, le cui conseguenze sono state devastanti per la mia vita e ne sto ancora pagando il prezzo; purtroppo per me è un errore che non si può riparare tornando indietro: l'unica cosa che posso fare è sperare che una persona in particolare mi dia la possibilità di rimediare, mostrando che l'errore è stato dettato da circostanze specifiche e che, nonostante questo, se le circostanze si ripresentassero non si ripresenterebbe l'errore... 
Mentre cenavo, stasera, mi è tornata in mente una frase che mi è stata detta da questa persona: se io avessi passato tutto quello che hai passato tu, non lo so se sarei riuscito a rimanere così dolce e buono, forse mi sarei incattivito... 
Questa persona ha passato momenti orribili quanto i miei, ha sofferto sicuramente almeno quanto me, sia pure per cause e con modalità completamente diverse, ma ha toccato il fondo come me ed ha iniziato un percorso personale per risalire in superficie; a differenza di me però e contrariamente a quanto crede non si è affatto indurita, né incattivita... invece io si... O meglio: il mio cuore è rimasto dolce, anzi lo è diventato, paradossalmente, ancora di più; è l'esterno che si è indurito. 
Quando ho incontrato quest'uomo, il mondo ha smesso di girare ed il cuore ha iniziato a battere più forte: era tutto ciò che avevo sempre cercato... in un certo senso non lo avevo conosciuto, ma RI-conosciuto. E so che lo stesso è stato per lui. E' iniziata una favola in cui ho creduto e volato, dando tutta me stessa senza remore né pudori, credendoci fino in fondo. Ho scelto di riaprirmi alla vita e al mondo permettendogli di chiudere l'unica ferita rimasta ancora aperta nel mio cuore... Non è stato facile, né decidere di dargli questa responsabilità né di mettere in pratica la decisione; quella notte, tornata a casa, non sono riuscita a dormire bene, incubi mi tormentavano, ricordi mai sopiti, ho pianto tanto ma sempre con la consapevolezza di aver fatto la cosa giusta; ne ero convinta allora, ne sono convinta adesso: lui meritava questo e altro ed io meritavo di tornare a vivere... 
Quello che lui non ha potuto vedere in me è stata quindi la mia parte fredda e razionale, perché mi sentivo così sicura e serena che me ne ero anche dimenticata... ma un giorno, un brutto giorno la terra ha iniziato a tremare ed io ho avuto paura, terrore e l'istinto, quello che le cattiverie, i calci, le pugnalate della vita mia aveva fatto sviluppare al di là e spesso in contrasto con il mio cuore, quell'istinto ha preso il sopravvento, chiudendo il mio fragile cuore di panna in una cassaforte fatta di razionalità, freddezza, distacco, durezza... Con lui ho sbagliato, con chiunque altro avrebbe funzionato, come già successo, ma non con lui; lui aveva bisogno di pazienza, amore e comprensione, di fiducia... ma io ho chiuso quella maledetta porta della cassaforte... 
Adesso la porta non c'è più e nemmeno la cassaforte: in questi giorni di dolore e riflessione, ho capito che ciò che credevo fragile, il mio cuore, è invece la parte più forte di me; quella che io chiamavo fragilità è la parte migliore di me ed è forza allo stato puro: nonostante quello che ho passato il mio cuore è rimasto intatto, ha coltivato la sua dolcezza ed è stato proprio il non indurirsi che lo ha fortificato fino al punto, ora lo so, di poter reggere una violenza, decidere di farla finita, tentare di spegnere la luce per sempre e nonostante questo riprendersi e ricominciare, rimanendo se stesso, continuando a credere negli stessi valori e a sognare la persona giusta... ma questa persona non arrivava e col passare del tempo, continuando a prendere batoste su batoste, sia pure non di quel livello, il cervello è riuscito ad avere la meglio, almeno in superficie, ha costruito la cassaforte, ci ha chiuso dentro il cuore dicendogli 'stai buono qui, sei troppo fragile per stare all'aria aperta, ti chiamerò io quando sarà il momento'... 
Il momento è arrivato quando lui è sceso da quella macchina, quel sabato pomeriggio in cui il respiro del mondo si è fermato per non disturbare quell'incontro; il cervello, che è sempre stato in buona fede, ha chiamato il cuore e gli ha detto esci fuori ed il cuore incredulo si è affacciato... 
Credevo di essere pronta, non era così... troppi anni di buio avevano disabituato i miei occhi che non hanno saputo vedere... 
Ho rovinato tutto? Forse, solo lui e/o il tempo potranno rispondere... 
Ultimamente ho molti problemi, come alcuni di voi sanno: mamma sta molto male, è al terzo ciclo di chemio e sta lottando e noi con lei; a lavoro alcune persone stanno cercando di farmi saltare i nervi in tutti i modi, forse sperano che io dia le dimissioni o forse è soltanto stupidità, non lo so: da Natale ad oggi mi hanno messo tutti i bastoni possibili fra le ruote, sto cercando di resistere, ma ormai dormo la media di 3 ore a notte e non so ancora quanto i miei nervi reggeranno... 
Per questo, per tutto questo, ho capito e di conseguenza deciso di distruggere la cassaforte, di riprendere in mano la mia vita per l'ennesima volta, ma dando il timone al mio cuore con il cervello a fare da secondo pilota, sempre dopo il cuore, perché adesso so che proprio nell'essere rimasta me stessa sta la mia forza e non permetterò più a niente e nessuno di oscurare il mio cuore... d'ora in poi seguirò le sue regole, cadrò sicuramente di nuovo, ma mi rialzerò, sbaglierò ancora ma almeno avrò trovato la pace che cerco... 
Sono stanca di fare a pugni col mondo... E' arrivato il momento di deporre le armi e di riposare... 
Niente potrà aiutarmi nel caso in cui mamma non ce la faccia; sicuramente mi servirà invece sul lavoro, alla fine vincerò io, nel senso che per quanto possa subire provocazioni, non reagirò più come ho fatto fino ad oggi, ma sorriderò al nemico e resterò in piedi.... 
Non so se lui tornerà, ma nel caso in cui succeda, stavolta non sbaglierò. 
Grazie per aver letto fin qui 

Aggiornamento:
quell'uomo non è tornato... e si è anche comportato molto male nei giorni successivi... così ho capito che ancora una volta avevo sbagliato a leggere nel cuore di chi mi stava di fronte... Ho anche scoperto che mi aveva raccontato una bugia, una sola, ma cappero, grande quanto la sua faccia di bronzo... l'ultima cattiveria, forse la più meschina me l'ha fatta a distanza di un anno... ma non importa... quello che conta è che adesso so che è stato meglio perderlo... trovarlo e perderlo sono serviti entrambi... va bene così...