Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

mercoledì 31 luglio 2013

Un giorno di ordinaria follia

Venerdì 30 marzo 2012 
Ore 7:30 faccio il pieno alla Volks, tiro fuori il bancomat e scopro che è disabilitato -
il pomeriggio precedente avevo controllato online il saldo del mio conto: era tutto apposto -
senza capire cosa stesse succedendo, ma con la fregola di far tardi a lavoro, lascio la carta di identità al benzinaio con un milione di scuse e le guance rosso pomodoro e scappo verso l’officina -
lì cerco inutilmente per due ore di capire dove cazzo sarei dovuta stare lunedì 2 aprile, in quale reparto con che mansioni e soprattutto con quale orario (era l’ultimo giorno prima del declassamento preannunciatomi)-
niente -
voci di gossip dicono che resto dove sono -
nel frattempo chiamo in banca e scopro che mi hanno bloccato il bancomat perché c'è quello nuovo e loro sostengono di avermi mandato via posta ordinaria (!) la lettera con la comunicazione della sostituzione ed il nuovo pin -
ma come non lo ha ricevuto? -
(siiiii certo è che volevo vedere se era uno scherzo idiota di una cassiera del cappero) -
mai ricevuta ed io sono una maniacalmente precisa in queste cose -
chiedo come mai avendo entrambi i miei numeri di cellulare ed anche il numero di casa di mio padre e non vedendomi spuntare in banca alla scadenza per il ritiro della nuova carta non abbiano pensato di telefonarmi per vedere se per caso non avevo ricevuto la lettera anziché bloccarmi la carta senza manco dirmelo... -
mica possiamo chiamare tutti? -
che risposta è? -
e comunque per costringermi a venire in banca per fare uno stupidissimo test sulla tipologia di rischio cui appartengo mi avete scassato le ovaie fino alle tube per tre giorni, nonostante il mio profilo ‘basso’ di chi, se potesse, metterebbe i soldi sotto la mattonella non sia mai cambiato in tanti anni che son cliente, infatti alle stesse domande ho dato le stesse risposte -
in ogni caso a me la lettera in questione non è arrivata -
non potevate saperlo? -
allora mandate una raccomandata a/r e così sapete chi ha ricevuto e chi no e chiamate solo 'quelli no' -
si, va bene! -
ma scusate voi mandate il pin ‘segreto’ in una lettera con tutti i miei dati, nome cognome indirizzo e colore delle mutande, con la posta ordinaria? -
Esco da lavoro alle 12:09 mi fiondo in banca dall'altro lato del mondo arrivo all’una e cocci e tento di entrare ma “si prega di depositare gli oggetti metallici ecc” -
si lo so ma la cassettiera ha la metà dei cassetti rotti o senza chiave, quelli liberi e con chiave sono piccoli e stretti, la mia borsa non ci entra -
per favore mi fai entrare dai che mi conosci da una vita -
uffa la signora prima di me l’hai fatta passare nonostante avessero suonato tutte le sirene della banca, delle auto parcheggiate lungo la strada e pure le campane della chiesa -
niente “si prega di uscire e di depositare gli oggetti metallici nella cassettiera” -
(lo so io dove te li infilerei gli oggetti metallici) -
apro la borsa ed inizio la divisione dei beni: chiavi della Volks e di casa, portamonete, porta occhiali da vista in uno sportellino; porta occhiali da sole e 2 pacchetti di fazzoletti + il frontalino estraibile dell’autoradio in un altro cassetto; borsa (per fortuna di stoffa) arrotolata, con altre quattro cosette dentro, infilata in un altro cassettino -
tengo solo il portafogli e le tre chiavi della cassettiera -
entro, visibilmente incazzata -
la signorina per telefono mi aveva detto “non si preoccupi, passi che sistemiamo tutto, le diamo la nuova carta e va tutto apposto” -
una volta in banca, visto che lei era impegnata con un altro cliente ed io avevo bisogno di contanti perché nel pomeriggio dovevo andare dal dottore che non ha il pos, lei stessa mi dice di fare la fila allo sportello per un prelievo e dopo andare da lei che mi avrebbe dato il nuovo bancomat, annullando il precedente -
pensando di avere a breve il bancomat e poter tornare alla mia normalità, mi limito e prelevare i soldi necessari per la visita del pomeriggio con un piccolo surplus, giusto per fare cifra tonda: € 200,00 -
tanto fra qualche minuto avrò il nuovo bancomat e sarà tutto apposto -
allo sportello non mi danno alcuna ricevuta del prelievo fatto ma mi chiedono di mettere una firma digitale di modo che riceverò tutto via mail perché stanno informatizzando i servizi alla clientela -
ed allora perché cavolo non mi avete avvisato online che il mio bancomat stava per scadere? Mi collego tre volte al mese, maledizione, potevate mettere uno straccio di avviso, no? -
entro nell’ufficio della signorina -
mi da la nuova carta MA scopro che non posso usarla perché il pin era nella lettera che non mi è mai arrivata -
mi dice anche serenamente che non sono la sola che non ha ricevuto ‘sta maledetta lettera-
e quindi secondo lei io che dovrei fare? -
prelevi allo sportello una somma che pensa possa bastarle in questo periodo -
ma ho già prelevato!! -
noi richiederemo il duplicato del pin -
e quanto tempo passa di grazia? -
non lo sappiamo -
bene e questo duplicato mi arriverà sempre per posta ordinaria? -
certo signora -
(fanculo!) -
Ore 16.30 ginecologo
visita + striscio + ecografia interna fastidiosissima + visita al seno
mi ha prescritto un quintale di analisi di sangue e urine e la mammografia e udite udite, dato che i miei fibromi aumentano di numero e pure le cisti, la pillola!
così la cellulite mi arriverà alle orecchie gonfierò e mi sentirò una cacca;
lo so perché l'ho già presa per anni sempre per lo stesso motivo
ma col casino di mamma l'avevo interrotta perché la dimenticavo di continuo;
considerato che non ho nemmeno con chi trombare direi che è proprio una beffa! -
comunque 120 euro al dottore, 5 euro alla segretaria che ha il marito disoccupato, due figli e temo (non ne sono certa) lavori lì in nero e via dal benzinaio a pagargli le 73 euro del pieno fatto di mattina (meno male che avevo prelevato qualcosa di più) -
poi in farmacia dove non conoscono questa pillola, me la faranno trovare martedì -
meno male perché d’improvviso realizzo che, sommando tutto quello che ho sparso in borsa, mi sono rimaste solo € 7,00 più una manciata di monetine ed una cinquantina di euro che però sono nel cassetto del comodino, a casa !! -
per fortuna la pillola costa solo 15 euro, al mese
Ore 18:30 rientro a casa
distrutta -
qualche giorno fa ricevo via mail dalla banca la ricevuta per il prelievo fatto con un addebito di € 2,50 -
io ho il conto online come detto, ma ho diritto a tre operazioni gratuite allo sportello -
mai stata in banca da gennaio al 30 marzo -
ne è certa signora? -
cazzo si!
mamma era in fin di vita a gennaio
ricordo ogni fottutissimo secondo di quelle giornate
sono certa di non essere mai stata in banca
e -in ogni caso- se anche fossi passata per farvi ciao con la manina avete per caso trovato traccia di mie operazioni allo sportello?
no? bene! 
e allora questa commissione su cosa è stata applicata? -
signora passi che vediamo di sistemare tutto -
si certo sarò da voi a breve
i primi di maggio
ci conti
(verrò a chiudere il conto, testa di cazzo) -
- ah dimenticavo, il pin è arrivato venerdì 13 aprile
sono rimasta senza bancomat per 15 giorni
facendomi prestare soldi da mio padre e da mio fratello per fare la spesa e per altre piccole ma normali uscite quotidiane -
amen



Ho cambiato banca; e la filiale che ho scelto è gestita solo da donne l’unico uomo è la guardia giurata all’esterno, per il resto donna è la direttrice, donne le due cassiere, donna l’addetta alla clientela privata, donna colei che si occupa delle imprese...
Quella filiale funziona da dio!
Ho avuto di recente un problema con il bancomat che si è smagnetizzato e nonostante fosse l’una ed avessero già chiuso, mi hanno vista, mi hanno fatta entrare, con la borsa le chiavi le mutande di ferro ed il reggiseno coi sonagli senza che suonasse l’allarme attacco terroristico ed in mezz’ora mi hanno dato un nuovo bancomat con il pin e tutto ed hanno aspettato che lo provassi allo sportello esterno prima di salutarmi...
Che voglio di più dalla vita?
Lavorare lì !!!
: D

domenica 28 luglio 2013

Gira la ruota, ma non cambia granché

Post pubblicato il 13 Giugno 2012 nel vecchio blog
Purtroppo l'entusiasmo durò poco; per carità è sempre un bastardo in meno e che bastardo poi.... Ma le cose vanno molto male
Al momento non mi va di aggiungere altro, sono troppo avvilita.

Lo hanno mandato via. Finalmente lo hanno tolto da lì.
In questi giorni in officina si sta bene. In giro solo volti sorridenti e distesi.
E' possibile che un solo uomo potesse fare questo effetto a tutti? Si.
Un solo essere ignobile era riuscito ad ammorbare l'aria al punto da renderla irrespirabile.
Da quando è arrivata la notizia è stato come se il velo grigio opaco, quella coltre pesante che ci schiacciava tutti contro il pavimento, si fosse dissolta in un istante.
Finalmente possiamo guardare con ottimismo quel posto che ci accoglie tutti i giorni per consentirci di portare a casa la pagnotta per noi e per le nostre famiglie.
Non mi illudo che d'ora in poi tutto sarà facile e meraviglioso perché le teste di chi è rimasto, compresa la mia, non sono cambiate (soprattutto non è cambiata quella al vertice) e perché siamo pur sempre in cassa integrazione; ma, almeno, abbiamo riacquistato la nostra dignità di lavoratori.
L'uomo che per 4 anni mi ha umiliata in tutti i modi possibili, colui che ha inutilmente cercato di convincermi della normalità dei suoi comportamenti, quello che diceva "qui la legge sono io, io comando e tu obbedisci" quando gli obiettavo l'illegittimità dei suoi provvedimenti, la persona che ha provato a declassarmi minacciando di sostituirmi con una collega se non adeguavo il mio abbigliamento ai suoi desideri, dicendomi, in piena riunione con tutti i miei colleghi maschi presenti, "devi vestirti come se lavorassi in un night club", il bastardo che all'inizio della malattia di mamma mi rifiutava i permessi dicendomi "fattene una ragione si nasce e si muore, questa è la vita" e che poi ha dovuto soccombere dinanzi alla Legge 104, l'uomo che mi ha costretta a rivolgermi ad un avvocato per difendermi da una ridicola quanto pretestuosa contestazione disciplinare, colui che ha fatto e detto cose che non posso riportare perché non ho prove a dimostrazione della verità delle mie affermazioni, insomma il mio incubo è stato sostituito da un nuovo Direttore Commerciale.
Ed io, guardando lo specchio stamattina, ho sorpreso i miei occhi a sorridermi.

domenica 7 luglio 2013

News dal fronte (aggiornamento al post precedente)

Questo è un vecchio post pubblicato a fine Marzo 2012 per raccontare come era andata a finire la storia del mio declassamento, riportata nel post precedente dal titolo Il lavoro nobilita l'uomo ecc...
Come vi ho già detto a Gennaio di quest’anno mi hanno trasferita nella filiale di un paesino dove il lavoro è decisamente ridotto in quantità e qualità, anche se ufficialmente ho mantenuto stipendio, mansioni e contratto.
La collega che avrebbe dovuto sostituirmi è diventata un mio superiore ed ha provato in tutti i modi a farmi dimettere, usando anche la morte della mia mamma per cercare di farmi esplodere e farmi commettere un gesto che avrebbe dato loro la scusa per licenziarmi (l’ho verbalmente mandata a quel paese ma, nonostante il fortissimo impulso e la rabbia, sono miracolosamente riuscita a non appiccicarla al muro); dopodiché ha cercato di snervarmi con controlli continui e telefonate a ripetizione (un venerdì mi ha chiamata sei volte in tre ore per sapere a che punto erano le telefonate che mi aveva dato da fare.. perché adesso faccio la centralinista outbound o, perlomeno, questo è quello che hanno provato a farmi fare... ma dopo due settimane ho deciso che visto che di scritto non c’è nulla, se non faccio ciò che mi viene chiesto oralmente e che non rientra nei miei compiti non possono farmi nulla: ripeto come un disco rotto ‘fatemi un ordine di servizio scritto’ e siccome questo ordine non arriva io continuo a non fare ciò che loro chiedono)
A voi....

La collega, senza alcuna fatica, ha chiesto ed ottenuto dal Grande Capo di rimanere dov’è; di conseguenza anche io potrò restare al mio posto.
Almeno così pare, perché di scritto non ho ricevuto nulla, e nemmeno di ‘orale’ ... lo so per ‘sentito dire’ ...
Non è fantastico? Nell’epoca delle mails e delle video chiamate noi comunichiamo ancora col passaparola tipo ‘cuttigghiu’ (termine siculo per indicare il cortile, non nel senso di aia, ma di chiacchiericcio gossipparo).
Ergo la situazione reale la saprò solo lunedì, quando mi presenterò a lavoro.
La cosa triste e folle contemporaneamente di tutta la faccenda è che nessuna delle due decisioni –spostarmi o lasciare tutto com’è- è stata presa ponderando pro e contro nell’interesse dell’azienda. La collega resta dov’è non perché non è la persona adatta a sostituirmi, ma perché lei non vuole farlo. E poco importa, in questo frangente, che lei non voglia perché consapevole di non avere le competenze per svolgere i compiti che il mio ruolo richiede. Le mie proteste nulla hanno potuto, le motivazioni addotte a sostegno di quelle proteste sono cadute nel vuoto, la sua unica richiesta ha funzionato.
Due estati fa, dopo l’ennesimo periodo di malattia dovuto al freddo ‘insaccato’ durante gli inverni precedenti, presentai un certificato redatto dal mio medico, in cui lo stesso richiedeva uno spostamento urgente della sottoscritta in un ambiente più confortevole, onde evitare il peggioramento delle condizioni di salute della paziente. Diedi personalmente il certificato al Grande Capo. Poco dopo dovetti tornare nel suo ufficio per lasciargli delle carte da visionare; lui era uscito, perciò entrai solo per depositare sulla scrivania le suddette carte e vidi il mio certificato ‘appallottolato’ dentro il cestino della carta straccia; lo raccolsi e me lo misi in tasca.
Ce l’ho ancora ...
Purtroppo il 90% delle cose che succedono là dentro io non posso dimostrarle e, di conseguenza, è come se non succedessero.
I miei reumatismi al sangue però posso dimostrarli, ed anche se non credo di poter dimostrare che la causa del loro riacutizzarsi è dovuta al posto dove sono costretta a stare, va da sé che di sicuro non mi fa bene starci ...
Adesso in ogni caso arriva la bella stagione, quindi avrò sauna e bagno turco gratuiti e mi lamento pure! C’è gente che li paga a suon di abbonamenti nel centro estetico di grido ed io, invece, vengo addirittura pagata per stare là ...
Ah! (sospiro)
 
N. B.
Pregasi notare che questo post è corto, fatemi i complimenti, grazie, ché mi è costato fatica assai
:D